In età antica i monti erano considerati un luogo sicuro, una roccaforte utile a tenersi alla larga da malattie e invasioni. Boschi, pascoli e fiumi erano mezzi di sostentamento indispensabili, linfa vitale per i popoli della montagna che avevano appreso a sfruttarli per soddisfare ogni necessità. Nel corso dei secoli, con l’avvento dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, molti di questi luoghi si sono man mano spopolati, lasciando che la natura tornasse ad impadronirsene.
In molti territori allo spopolamento è succeduta a stretto giro una vera e propria esplosione turistica, che porta frotte di vacanzieri a godere delle bellezze naturali che la montagna ha da offrire, sottraendole tuttavia il suo carattere selvaggio e incontaminato. Altre montagne invece sono rimaste un po' in disparte, accontentandosi di un turismo più di nicchia, che rispettasse la natura tranquilla e appartata dei luoghi e delle genti che li abitano. Un esempio eclatante di questa seconda tipologia è sicuramente l’entroterra del centro Italia sul quale ricade il triplice confine di Marche, Lazio e Abruzzo.
La tranquilla quotidianeità di questi monti è stata sconvolta dai terremoti che, tra l’agosto e l’ottobre del 2016, hanno portato morte e distruzione tra le borgate. La tenacia dei montanari non si è fatta attendere e, seppur molto faticosamente, la vita è tornata a scorrere in modo graduale in questi territori impervi.
Da questo indomito desiderio di reazione e rinascita è nata la Via delle terre mutate, un meraviglioso cammino di stampo escursionistico che, in 14 tappe da Fabriano a L’Aquila, percorre le zone più suggestive del cratere sismico. Il gioco di parole indica il fatto che, nonostante lo sconvolgimento dovuto al sisma, le aree terremotate sono anche mutate, per la volontà e il bisogno di sopravvivere senza abbandonare luoghi che, per la loro dirompente bellezza, ti entrano nelle vene impedendoti di andartene.
Noi percorreremo una parte di questo cammino, alla quale aggiungeremo delle varianti per renderlo conforme alle nostre esigenze. Il nostro itinerario si snoderà tra Marche, Lazio ed Abruzzo, in una terra storicamente di confine e per questo ancor più affascinante. Abbiamo scelto di collocare i nostri passi qui per dare al nostro cammino uno stampo non solo escursionistico, ma anche musicale e, di conseguenza, culturale.
Alla fine di ogni tappa difatti potremmo godere dell’intrattenimento musicale di suonatori locali che, attraverso il caloroso folclore dei loro strumenti tradizionali e delle strofe dialettali che affondano le radici nell’antico vivere rurale e montanaro, ci terranno compagnia durante la serata.
L’intrattenimento musicale è stato scelto accuratamente in modo tale da ricalcare ed esprimere chiaramente la diversità dialettale e culturale di territori che, seppur vicini, mantengono ancora oggi delle specificità inconfondibili custodite gelosamente.
I pernotti, che saranno 3, consisteranno in sistemazioni tra di loro assai diverse. La prima notte, quando saremo ancora freschi e riposati, proveremo la fantastica esperienza di dormire in tenda o in yurta, una caratteristica abitazione appartenente alla cultura nomade dei pastori provenienti dalle steppe asiatiche. La seconda alloggeremo in uno spartano ma accogliente b&b di montagna, mentre la terza, quando la stanchezza potrebbe iniziare a farsi sentire, in un hotel a 3 stelle dotato di tutti i confort.
La nostra guida Davide Cannella (Mirari), che vive in questi luoghi e li esplora da sempre, ci accompagnerà dapprima a cingere lo spettacolare lato sud del Monte Vettore, principale vetta dei Sibillini, attraverso i territori comunali di Montegallo e Arquata del Tronto. Superato il valico di Forca di Presta, punto più elevato del nostro cammino ad oltre 1500 m di altitudine, scenderemo poi nel profondo solco vallivo scavato dal fiume Tronto per inoltrarci nelle zone più amene della regione Lazio, a poche centinaia di metri dal confinante Abruzzo, nei territori di Accumoli ed Amatrice.
L’esperienza avrà un valore non solo ambientale e naturalistico, ma anche folcloristico e, non da ultimo, sarà di supporto alle comunità terremotate.
Il cammino, come tutte le nostre attività, sarà aperto anche alle persone con disabilità visiva, che potranno contare, se necessario, sull’aiuto degli altri partecipanti, che faranno a loro volta un’esperienza diversa dal solito.
Tutta la parte musicale è stata curata dal suonatore Vito Valleriani, che camminerà con noi durante tutto il trekking
Per info e prenotazioni mettersi in contatto con Davide al +393273280484
Dati finali: distanza percorsa 51,4 km. Dislivello: 1750 m in salita, 1630 in discesa.
Metteremo in contatto tra di loro i partecipanti, in particolare quelli con disabilità visiva, per quanto riguarda il trasporto.
Il trekking è riservato ai tesserati dell’ASD In2thewhite, sarà possibile tesserarsi in occasione di questa iniziativa. La quota di partecipazione sarà pari a 300€ e comprende:
La quota non comprenderà qualsiasi extra non citato sopra.
Il tesseramento è incluso nella quota di partecipazione per chi non è ancora associato. Offriamo il tesseramento per invogliarvi a partecipare alle nostre attività, di conseguenza chi si è già tesserato in passato pagherà la stessa quota di partecipazione di chi sottoscrive la tessera in questa occasione. La gratuità della tessera è valida solo per chi si associa per la prima volta. Chi volesse iscriversi a questo cammino ma avesse la tessera già scaduta dovrà, oltre alla quota di partecipazione, versare anche le 20€ relative al rinnovo.
La quota di partecipazione dovrà essere versata per intero entro il 10 maggio 2023, intesa come data di ricezione del bonifico. Entro questi termini dovrà anche essere stato ultimato il tesseramento attraverso la compilazione del seguente modulo online:
https://www.assofacile.it/calendario/in2thewhite/iscriviti
Se alcune persone con disabilità visiva dovessero trovare difficoltà con la compilazione del modulo possono contattarmi per ricevere istruzioni su come tesserarsi in maniera alternativa.
Il trekking sarà di difficoltà media, adatto a persone che hanno già avuto esperienze di escursionismo in montagna. Il percorso sarà quasi esclusivamente su sentiero, quindi con presenza di sassi o radici e con dislivelli sia in salita che in discesa tutti i giorni. In caso di piogge abbondanti nei giorni precedenti o durante le escursioni il fondo potrà essere bagnato e infangato, quindi un po' scivoloso. Saranno obbligatorie le scarpe da trekking con suola scolpita, preferibilmente alte sulla caviglia, in particolare per le persone con disabilità visiva che sono più a rischio di storte. Sarebbe ottimale aver utilizzato le scarpe già altre volte avendo dato modo al piede di abituarsi alla forma della calzatura. La guida potrà riservarsi il diritto di non accettare partecipanti che non avranno le calzature appena descritte. Consigliamo anche i bastoncini da trekking telescopici, in particolare alle persone con disabilità visiva che potranno, se lo vorranno, provare l’esperienza di camminare in completa autonomia seguendo il suono dei passi degli altri partecipanti e usufruendo delle loro eventuali indicazioni.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Cammineremo ad inizio estate a quote comprese tra 900 e 1600 m di altitudine. Questo significa che tendenzialmente la temperatura sarà gradevole, quindi potrebbe essere piacevole camminare anche a pantaloni e maniche corte. Suggeriamo tuttavia di indossare pantaloni da trekking lunghi, ma comunque leggeri e traspiranti, per proteggersi da eventuali graffi conseguenti all’impatto con il sottobosco e per scongiurare escoriazioni in caso di caduta. Importante sarà portare anche capi d’abbigliamento più pesanti per proteggersi da abbassamenti della temperatura e dal vento, entrambi possibili in quota, e soprattutto la sera, quando la temperatura potrebbe scendere intorno ai 15 gradi. Fondamentale avere con sé anche un completo impermeabile da pioggia, almeno la giacca con cappuccio, dal momento che i temporali non saranno esclusi. Non partiremo a camminare con precipitazioni in corso o imminenti, ma potremmo comunque essere colti da un acquazzone.
Obbligatorio portare una o due borracce da riempire e tenere con sé durante la giornata. L’ideale sarebbe avere con sé 1 litro d’acqua. Incontreremo alcune fontanelle lungo il tragitto, tuttavia in alcuni tratti, in particolare nel corso della seconda tappa, la loro presenza sarà più esigua. Suggeriamo a tutti di munirsi di crema solare e/o di cappellino.
Raccomandiamo inoltre di portarsi un asciugamano da utilizzare la prima notte, quando dormiremo in tenda, ma avremmo comunque la possibilità di fare la doccia. Sempre per la prima notte se pensate di averne bisogno portate un piccolo cuscino da campeggio, anche se potrebbero andar bene anche una felpa o altri indumenti arrotolati o inseriti in una sacca.
Per quanto riguarda lo zaino, non dovendo portare con voi attrezzatura da campeggio ma solo abbigliamento e altri effetti personali, dovrebbe essere sufficiente, a seconda di quanto siete essenziali, una capienza compresa tra 30 e 50 litri. Cercate di non portare roba superflua che vi appesantirebbe durante il trekking. Al pari delle scarpe, anche per lo zaino sarebbe ideale averlo già utilizzato in altre occasioni così da avere la certezza che vi ci trovate bene, in particolare per le dimensioni correlate alla vostra altezza.
IN CASO DI CANCELLAZIONE
Qualora un partecipante dovesse annullare la propria partecipazione oltre il 26 maggio 2023, la quota di partecipazione non potrà essere restituita. In caso un partecipante dovesse annullare la propria partecipazione in una data compresa tra il 12 e il 26 maggio 2023 la quota di partecipazione sarà restituita per un importo pari al 50% del totale. Nel caso in cui un partecipante dovesse annullare la propria partecipazione fino all’11 maggio 2023, la quota verrà restituita al netto della quota di tesseramento, pari a 20€, che non può in ogni caso essere restituita. Ovviamente questo discorso è valido solo per chi si sarà tesserato in occasione di questa iniziativa.